Tamburi
Tenere lo spazio sacro
Tenere lo spazio sacro
Ti presento i miei 2 tamburi preferiti, che sto custodendo.
Costruito nelle riserve indiane
La prima volta che ho suonato un tamburo cerimoniale è stato durante un weekend in Val camonica, collaborando con due shamani avevamo organizzato due giorni di esperienze e una notte intera di suoni. Durante la notte mi sono messo a suonare il tamburo cerimoniale che c’era a disposizione. costruito da Alce bianco (Alessio Bennati), un bravissimo costruttore di tamburi shamanici. Beh, sta di fatto che ero calamitato da quel suono, non riuscivo a starne lontano… ho passato la maggior parte del tempo a suonarlo e quella sensazione è entrata nelle mie cellule e non mi ha più lasciato. Ho passato anni a desiderare questo tamburo, finchè Atmanand, il mio fratello di anima, non sapendo che il giorno dopo avrebbe lasciato il corpo, mi ha regalato il suo, dicendomi che quando lo suonava si commuoveva e gli scendevano le lacrime.
Gratitudine alla vita.
Costruito da me, intuitivamente.
Avevo due tamburi rotti, uno aveva la cornice rotta e la pelle buona, l’altro aveva la pelle rotta e la cornice buona.
Ho preparato tutto ma non mi decidevo a costruirlo, mi mancava qualcosa…
Una mattina nel dormiveglia, mi sono visto in piedi con in mano tamburo che avrei fatto… ne ho sentito la consistenza e le vibrazioni.
Dopo aver percepito la sua voce, ho visto la procedura di ciò che dovevo fare per costruirlo.
Mi sono alzato e l’ho fatto.
Così, senza corsi, ho fatto il download di un tutorial interiore!
Mentre lo intessevo, ho cantato tantissimo, mi veniva proprio da cantare, non riuscivo a farne senza.
In questo tamburo c’è la mia energia, e provo una grande soddisfazione e una bella emozione superiore quando lo prendo in mano e lo suono.
Sotto testo