Gong
portali di Luce
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o in un secondo momento. Leggi Debugging in WordPress per maggiori informazioni. (Questo messaggio è stato aggiunto nella versione 6.7.0.) in /home/sonosuono/sonosuono.it/wp-includes/functions.php on line 6114portali di Luce
Premessa:
il numero dei gong
non è proporzionale alla bravura di chi li suona!
Suono questi strumenti dal 2008
Mi definisco un custode di gong:
questi Gong saranno “miei” per un periodo limitato,
qualcun altro quando non ci sarò più li suonerà
e finchè sono in vita sarò il loro custode,
con me attraverso di loro passerà soltanto Luce.
Sono un guardiano che fa risuonare vibrazioni d’amore, evolutive, guaritive
attraverso le onde che si espandono dal loro corpo, al mio e al vostro.
Purtroppo da qualche tempo è entrato nel senso comune il pensiero che se uno suona i gong, fa “bagni di gong”.
Ho conosciuto questi strumenti incredibili nel 2007, grazie a Massimo Piazza e al suo “bagno di gong”. Allora lavoravo già da un pò con le persone usando le vibrazioni. Da tempo però mi accompagnava la sensazione che mi mancasse qualcosa. Nel venire a conoscenza dei gong, una parte di me ha fatto un profondo sospiro: “Ecco, finalmente vi ho trovato, ora ci siamo!” Quindi ho chiesto a Massimo:”Sono senza risorse ma se mai avrò soldi, non farei la tua formazione, comprerei i gong, continuando sul mio sentiero che già da tempo percorro, quindi vorrei suonare i gong seguendo il mio intuito. Cosa dici?” Lui mi rispose che se non l’avessi chiamato “bagno di gong” avrei potuto fare quello che volevo. È così che di lì a 3 mesi trovai incredibilmente i soldi per prendere i miei primi gong. Per questo accordo, dall’inizio facevo “bagni di suoni”, che erano comunque molto simili al bagno di gong, con la differenza che ci mettevo del mio, dato che ho sempre avuto la sensazione che la pratica del bagno di gong fosse incompleta così come veniva tramandata, e quello che mancava era qualcosa di importante. Grazie alla mia costante ricerca e a diverse esperienze shamaniche, nel novembre del 2018 la vita mi ha finalmente condotto a trovare ciò che cercavo, non mi sono mai sentito un Gong Master e non ho mai fatto bagni di gong,
allora mi continuavo a chiedere:”come si chiama ciò che faccio?”
ora lo so:
Ora ti presento i gong che sto custodendo.
Li ho incisi personalmente, per rendere evidente la loro energia e perchè mentre li suono, i loro simboli sono per me come una mappa cosmica da seguire per non perdermi e restare centrato in ciò che faccio, in questo modo conduco al meglio il nostro sacro viaggio.
In cantiere c’è un gong costruito da me, che sarà un pò particolare rispetto ai gong visti fino ad ora… con qualche marcia in più (se le mie intuizioni sono buone). Appena sarà ultimato, entrerà a far parte di questa pagina, il suo nome srà qualcosa che ha a che fare con la geometria sacra in azione.
artigianali
Mi sono costruito diverse mazze per suonare i gong che custodisco, di legni e forme diversi, persino di pietra. Si, credo di essere l’unico al mondo che suona i gong con i cristalli!
Sento che è importante costruirsele… è una questione energetica, come un samurai costruisce la spada che lo accompagna.
Queste mazze sono intrise del mio ingegno, della mia energia e risuonano con la nota dell’amore universale che voglio far vibrare.
Per molte di queste mazze ho usato legni regalati, svincolati dall’energia del denaro.
Ho ideato forme e consistenze con l’obiettivo di far cantare i gong con tutte le voci che possono avere.
Anni fa, in una passeggiata al fiume in un luogo speciale, dove mi hanno fatto la fotografia con gong e globuli di luce, ho avuto l’intuizione di costruirle persino di pietra e la vita mi ha regalato le occasioni per concretizzare questa idea in modi meravigliosi.
Tutt’altra cosa è suonare i gong con le mazze standard, fabbricate e vendute per andar bene con chiunque, senza un’anima, fatte per correggere le inconsapevolezze di chi le usa ma che purtroppo limitano tantissimo le potenzialità espressive dei gong.
Wind Gong di 1 metro: ricchissimo di armonici elevati, e suoni profondi, molto evocativo.
E’ quello che sento più mio, ancor più da quando vi ho scolpito sopra il simbolo del seme della vita. Mi ha seguito persino in Brasile… non avrei potuto suonare senza averlo al mio fianco.
Il simbolo inciso è nato grazie ad una esperienza visiva luminosa che ho avuto durante un viaggio sonoro che stavo conducendo.
Stagg da 27 pollici in Fa, di fabbricazione cinese. Questo tipo di gong è anche chiamato “tam tam” o anche “chau gong”.
E’ stato il mio primo gong in assoluto, lo amo!
Al centro c’è un simbolo che mi è arrivato intuitivamente durande un lavoro sul femminile e maschile e mi piace molto:
Mi ci identifico, è ciò che c’è in me, in noi, di eterno e neutro al di là della parte maschile e femminile che ognuno ha. C’è un centro, un cerchio, come un cuore, che si trova in equilibrio tra la terra e il cielo. Sotto le radici che connettono a Madre Terra, sopra la coppa che riceve dal divino e ai lati l’onda del prendere e del dare, nello scambio della nostra interdipendenza con tutti gli esseri viventi.
Lo adoro soprattutto per le sue incredibili voci che riesco a fare con le palline…. riesco a riprodurre dei mormorii che assomigliano a quelli che udivamo nell’utero quando eravamo feto. Poi è un gong con una personalità sua: in alcune serate resta muto, nonostante io lo inviti a suonare, in altre ha davvero molte cose da dire, tante utili informazioni da far risuonare nelle persone presenti!
Paiste Sun: nonostante io non ami molto i recenti gong della Paiste, questo suona bene (della Paiste adoro quelli vecchi, fatti col il cuore e la sapienza costruttiva da un signore che li ha inventati per la Paiste. Ad un certo punto lui se n’è andato, non sopportava l’idea che si perdesse lo spirito con cui li ha creati.
Trovo che questo gong si integri bene nel lavoro energetico che conduco.
L’ho comprato in Germania… ho fatto un lungo viaggio per verificarne la qualità del suono e se era affine a me.
Ora al posto del simbolo di vernice nera, stampato dall’azienda produttrice, c’è un simbolo solare luminoso, fresato da me: molto meglio!
Paiste sinfonico, il gong che ho suonato nelle mie primissime esperienze presso il centro GAYA di Roberta Pagliani. Ero impaziente di iniziare a suonare per le persone e per questo avevo noleggiato questo vecchio Paiste da Cavalli Musica, così potevo iniziare a fare event da subito, nell’attesa che arrivassero gli altri gong prenotati on line.
Non fatelo mai!!
Meglio sentire le risonanze, è così che si decide quale gong fare entrare nella propria vita. Arrivati i gong che avevo prenotato, aimè, l’ho restituito. Sono riuscito a stare senza di lui per un mese e mezzo! Poi ho rivenduto i Paiste che avevo prenotato on line a qualcuno che risuonava con questi, perchè a me non risuonavano. Quindi sono tornato al negozio a prenderlo per “sempre” !
Nel cuore di questo gong ho fresato il simbolo della Dea: le fasi lunari e onde d’acqua.
Si, il futuro sarà molto più femminile del passato che conosciamo…. anch’io voglio fare la mia parte in questo affascinante processo evolutivo, e mandare impulsi femminili alle coscienze, così finalmente questo gong ha ritrovato la sua natura!
Sound Creation: è della Paiste ed è nuovo, purtroppo niente a che vedere con i Sound Creation vecchi… e sono convinto che questo modello sia il tentativo della Paiste di imitare i Wind Gong artigianali cinesi.
Qui ho fatto incidere una scritta in cinese “il bene è arrivato”: prima di morire Buddha aveva chiesto ai suoi discepoli di andare nel mondo e scrivere questa frase sui gong.
È l’unico che ancora non ho personalizzato con le mie mani.