Corso di canto armonico
Overtones singing
Overtones singing
Crediamo di sentire in modo uguale, in realtà nonostante paghiamo lo stesso prezzo per un concerto, ci portiamo a casa mondi diversi.
Nei miei corsi di canto armonico, si lavora prima di tutto sull’ampliamento delle percezioni acustiche… infatti il primo elemento, in ordine di importanza, per poter cantare gli overtones, è l’orecchio: il nostro cervello, sempre concentrato sulla parte della comunicazione logica, mentale, ha dimenticato come si fa ad ascoltare, sentire!
I suoni armonici sono sicuramente i primi che abbiamo percepito all’interno dell’utero materno; questa potrebbe essere la ragione per cui queste particolari onde sonore hanno un effetto evocativo nel nostro inconscio e un effetto rigenerante per la nostra corteccia cerebrale. Hanno anche un potere meditativo: la nostra personalità si acquieta, docile, all’ascolto i questi suoni, che in qualche modo ci rimettono in contatto con un momento importante della nostra vita.
C’è da restare incantati al meraviglioso dispiegarsi di una scala armonica che può fiorire dalla bocca di chiunque. Questa è una tecnica antichissima, sacra, che esiste da quando c’è l’uomo…
Pensa che fino a pochi anni fa, l’uomo occidentale, di fronte a shamani che la utilizzavano per comunicare con le entità superiori, pensava si trattasse di un difetto congenito di popolazioni selvagge… razze “inferiori”…oppure pensava si trattasse di un trucco! Il nostro povero tecnouomo europeo, non si rendeva conto di cosa aveva davanti!
È incredibile, pensa che parlando normalmente tutti emettono gli armonici… ma poche persone li sentono! Addirittura, dall’analisi sonora, risultano più forti del suono di base che il nostro cervello è abituato a percepire. E’ per questo che nei miei corsi non insegno soltanto la tecnica… non serve a nulla saper fare una cosa che sentono soltanto le persone che abbiamo vicino, ma noi non riusciamo a sentire: non ci accorgiamo di quello che facciamo!
Ogni suono in natura e ogni strumento musicale li produce… ma non abbiamo orecchie per ascoltarli!
Una delle cose che mi affascinano di questo modo di cantare suoni puri, è che per riuscire a farlo, bisogna saper andare al di là delle apparenze. Un’altra è che ricaricando la corteccia cerebrale e mettendomi facilmente in uno stato meditativo, di attenzione rilassata, mi permettono di guidare per ore, anche di notte, senza avere colpi di sonno!
Il Canto Armonico (in inglese overtones singing) è una particolare tecnica canora con cui è possibile emettere contemporaneamente due suoni. Solitamente si canta una nota continua, che corrisponde alla voce normale, che tutti possono sentire, mentre contemporaneamente si genera consapevolmente un suono più alto, flautato, con il quale possiamo cantare intenzionalmente scale armoniche.
È un’affascinante tecnica antichissima, ed è molto efficace per condurci facilmente in stati meditativi, per stimolare il cervello, per migliorare la qualità della voce cantata e per aiutarci a trovare salute, armonia ed equilibrio.
Il canto armonico mi ha affascinato da subito, e devo dire che sono passati parecchi anni dal momento in cui ho desiderato imparare a quando ho trovato qualcuno che aveva non soltanto la voglia di far vedere quanto era bravo, ma anche di trasmettere agli altri questa arte consapevole. Forse è anche una questione interiore e c’è un tempo in cui si diventa consapevoli di questi suoni sacri, e si matura la capacità e la padronanza del canto armonico. Comunque ho incontrato molti maestri di canto armonico, ed è stato curioso e importante osservare i diversi stili di insegnamento.
Quindi grazie al mio amico Luca che ha tentato per diverso tempo di spiegarmi come faceva una cosa che gli veniva in modo spontaneo, e grazie a Tran Quang Hai che ha saputo darmi le indicazioni giuste per iniziare il cammino… anche se a lui interessa la tecnica piuttosto che trasmettere la parte spirituale del canto armonico, è grazie a lui che ho goduto dei miei primi armonici.
– Ottimizzare le performance vocali (legate alla capacità di sentire in modo più completo i suoni che produci)
– Caricamento della corteccia cerebrale (che si nutre per il 95% di questi stimoli sonori),
– Riduzione ritmi cardiaci (di circa tre battiti al minuto)
– Riduzione ritmi respiratori (diminuzione consumo ossigeno)
– Riduzione dell’attività delle onde cerebrali (incremento onde alfa)
– Riduzione dei ritmi generali del metabolismo
– Rallentamento della percezione temporale
– Cambiamenti fisiologici sulla fascia (tessuto connettivo del corpo, che ha un ruolo importante sulle sinapsi cerebrali),
– Creazione di nuove sinapsi neuronali nel cervello
– Potenziamento della capacità di ascolto (già alla fine della giornata di corso, si percepiscono i suoni più profondamente)
– Stati di coscienza modificati
– Induzione dello stato meditativo (in modo facile, senza anni di pratica, si raggiungono stati profondi di meditazione)
– rilascio di endorfine ( gli ormoni del piacere )
Una delle situazioni nelle quali è più evidente la somma di questi effetti è quando ci si mette alla guida, anche essendo stanchi… cantando gli armonici, la nostra attenzione è sulla strada, e su ciò che si deve fare, in modo molto lucido, mentre il cervello si ricarica, nutrendosi con questi suoni, il corpo si rilassa, il tempo vola, si arriva a destinazione senza un colpo di sonno!
Che meraviglia!
🙂
ecco un esempio pratico di cosa sia. sulla destra puoi vedere l’analisi di spettro dei suoni emessi:
c’è una nota fissa in basso fatta dalla “voce normale” e un canto che si muove più sopra, che sembra un flauto…
Buon ascolto!